venerdì 16 marzo 2012

FALENE

Casa di campagna. Grigliata, amici dei miei. Tutti ubriachi.
Guardo il fuoco che hanno usato per la carne, finisco i fondi delle bottiglie di rosso che hanno avanzato, sono tutti davanti a casa a chiacchierare. Butto qualche legnetto sul fuoco, la fiamma divampa, la notte si illumina. Si avvicinano le farfalle della notte. Falene che attratte dalla luce danzano intorno alle fiamme, senza sapere che il calore le ucciderà. Attratte da quella luce che significa vita, ma allo stesso momento abbagliate così tanto da quel miraggio che si avvicinano troppo senza mai riuscirlo a toccare. Quelle più fortunate muoiono bruciando in piccole fiammelle sospese a mezz' aria, le altre agonizzano per terra senza più le ali che le portano via. Alzo il piede, le schiaccio, sotto la mia suola della scarpa, sento il loro corpino che scricchiola sotto una mia leggera pressione, so di fargli un favore, tanto una farfalla che non può più volare non ha più senso di esistere.

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